Dal 1675

E’ l’edificio storicamente più importante di Turano ed è anche quello architetturalmente più rilevante, uno dei palazzi storici più belli del lodigiano. Sorge sullo spalto dell’antico paleoalveo dell’Adda, dove un tempo sorgeva un castello. Con l’avvento dei Calderari a Turano nel 1675 risistemarono la vecchia struttura trasformandola


in una sontuosa villa di campagna, con ampi saloni decorati, uno scalone che porta ai piani superiori con diverse sale con vaste finestre e porte e due balconi che danno la possibilità di spaziare con lo sguardo sulla campagna circostante e verso il cortile interno.
Dal 1800 al 1900

Negli anni il Palazzo passò di mano ai nobili Cima e verso la fine dell’800 venne acquistato dal lodigiano Pitoletti.
Nel 1900 passò alle reverende Madri Canossiane, che lo adibirono ad educandato per le figlie degli abbienti lodigiani; in seguito istituirono una scuola di ricamo


frequentata dalle ragazze del paese, successivamente fu destinato sempre a cura delle Madri canossiane a ricovero femminile per sordo-mute ed infine a laboratorio tessile di apprendistato aperto alle giovani del luogo.
Dal 1980 a oggi

Verso la metà del 1980 a causa delle scarsità delle vocazioni, le rimanenti suore vennero trasferite e il Palazzo fu posto in vendita dallo stesso Ordine religioso e fu acquistato da una azienda privata che ne iniziò il restauro , riportandolo a quello splendore che possiamo ammirare oggi.
Interventi di restauro

Testo a cura di Valeria Tarantola



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